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Piccola guida per destreggiarsi
Esistono dei requisiti di cui tener conto quando ci si approccia ad un massaggio olistico? Ecco alcuni parametri ai quali presto attenzione, sia come operatrice che come ricevente, durante un trattamento olistico.
Ciò mi permette di rasserenare la mia parte pratico-razionale, di affidarmi alle mani di chi opera su di me senza filtri e di potermi godere a pienamente il trattamento.
Gentilezza – accoglienza & ascolto – chiarezza: ecco il primo apprioccio
Offro e desidero ricevere gentilezza, quindi ben vengano modi garbati ed un tono della voce aperto e cordiale. Non occorrono toni affettati ed una pioggia di complimenti, che sarebbero fuori luogo, ma è piacevole, al primo incontro tra ricevente ed operatore, un sorriso e l’attenzione rivolta al qui ed ora.
Se ci sono delle regole da rispettare apprezzo quando vengono illustrate e non imposte con tono nervoso e direttivo, o di contro, richieste con tono supplice facendo ricadere la colpa delle norme sulla scarsa collaborazione dei riceventi precedenti. Le regole per il buon funzionamento di un centro, piccolo o grande che sia, sono un mezzo per mantenerlo in funzione nel miglior modo possibile, possono essere migliorate, ma non è argomento di pertinenza durante il primo approccio col cliente.
È utile che ci siano delle piccole pause nelle prime battute di conoscenza che permettano al ricevente di rispondere ad eventuali domande poste dall’operatore, e che consentano al ricevente di esporre in totale libertà le sue esigenze, le sue richieste e soprattutto i suoi timori. Se il ricevente sente la necessità di esporre i suoi disturbi è importante che venga ascoltato e che si senta accolto. Di contro l’operatore potrà e dovrà illustrare quali sono le sue competenze e quali invece no.
La chiarezza rende fluido il rapporto tra le due parti e così da non creare fraintendimenti, false aspettative e manipolazioni. L’esposizione precisa delle regole del centro, delle competenze degli operatori, come anche l’ascolto puntuale delle richieste del cliente, spalancano il portone al rispetto ed alla fiducia reciproca, ponendo le basi per un rapporto duraturo nel tempo.
Pulizia – riservatezza & capacità di ascolto & non giudizio: l’importanza dell’operatore
Essersi lavati nella giornata, non avere il fiato o le mani che odorano di sigaretta, caffè, aglio, cipolla, profumo, oli essenziali …. è non solo un gesto di rispetto reciproco tra ricevente ed operatore, ma anche norma di buona educazione e pulizia. Se non ci si sente a posto, si può usufruire del bagno del centro prima di ricevere o fare un trattamento.
Per quanto riguarda gli operatori le unghie dovrebbero essere corte. Si eviterebbe così di lasciare sul corpo del ricevente dei graffi e di accumulare al di sotto delle unghie un deposito di germi. Inoltre unghie troppo lunghe non permettono di compiere in modo esatto le manovre richieste dai trattamenti.
L’uso di oli essenziali, incensi, profumi dovrebbe essere demandato al consenso del ricevente che potrebbe esserne intollerante, allergico o semplicemente infastidito. Anche rispetto alla musica è bene proporla e chiedere se sia gradita prima di metterla in funzione.
L’operatore riceve tante confidenze da parte del cliente, perciò occorre che sviluppi alcune caratteristiche importanti quali: capacità di ascolto, non giudizio e riservatezza.
Pulizia – spazi definiti – tempi morbidi: come gestire il centro per realizzare un buon trattamento olistico
Il ricevente ha diritto di chiedere come venga pulito il centro, e quali precauzioni igieniche vengano messe in atto. L’operatore è tenuto a rispondere senza timore o vergogna e senza giustificarsi. Se ci si attiene alle norme vigenti sarà tutto a posto. Richieste sproporzionate possono essere disattese. Se manca la fiducia tra ricevente ed operatore non si è idonei l’uno per l’altro.
Il centro, che sia piccolo o grande, su strada o in alloggio, deve avere spazi ben definiti. La toilette separata, pulita, e con carta o asciugamani monouso ben visibili. Se non si possono usare le scarpe all’interno del centro è bene avvisare e far trovare all’ingresso uno sgabello su cui sedersi, un calzascarpe e delle ciabatte in modo da rendere questa operazione agile e sicura. Deve essere altrettanto ben visibile dove appoggiare i vestiti e la borsa in modo che il cliente si senta sicuro e possa rilassarsi e godersi il trattamento.
A me personalmente piace che la zona del pagamento sia separata dalla zona servizi corporei.
Se si desidera offrire bevande o cibo al ricevente è opportuno chiedergli prima se lo gradisca e quali siano le sue preferenze per non correre il rischio di allergie, o di metterlo nella condizione che declinare sembri un gesto di maleducazione. Il centro deve poter concedere uno spazio relax se il cliente desidera sedersi e magari riposare qualche minuto prima di andarsene. Questi tempi morbidi sicuramente sono un buon ponte per il ricevente che dopo essersi rilassato non abbia voglia di buttarsi immediatamente nel clamore del mondo esterno. E per l’operatore sono la conferma di aver apportato relax e benessere al proprio cliente.
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