Trattamento corpo MetArmony
28/12/2023Liberi di muoversi: il mio metodo per ritrovare elasticità, flessibilità, equilibrio e fluidità di movimento
01/02/2024La fame nervosa
Il corpo ci manda continuamente segnali che si manifestano attraverso i 5 sensi: rossore, brividi, sudorazione, salivazione, lacrimazione…
Oppure emette dei suoni: colpi di tosse, borborigmi, borbottii, sternuti, crampi allo stomaco, scricchiolii, e così via.
Oppure ci fa muovere: tic più o meno estesi, tremore alle mani, alle palpebre, alle guance o alle gambe, per esempio.
Sappiamo dare ascolto alle richieste del nostro corpo?
Quanto siamo in grado di riconoscere un bisogno fisiologico come avere fame, avere sete, avere sonno, essere stanchi ed accettarlo come una necessità, una richiesta?
Siamo così abituati ad andare di fretta, a pensare alle cose che dovremo fare fra un’ora o due o anche solo tra fra cinque minuti da non accorgerci nemmeno di avere bisogno di fare la pipì, figuriamoci il resto!!!
Spesso siamo portati a credere che questi segnali debbano essere, non tanto ascoltati perché fiorieri di un messaggio, quanto piuttosto messi a tacere perché distraenti dalla nostra tabella di marcia.
E se effettivamente andare in bagno e svuotare la vescica è semplice e poi si può ritornare a fare ciò in cui si era occupati prima, col resto non sempre è così conseguenziale. Soprattutto credo che pensare di “dover risolvere” una richiesta del corpo senza chiedersi quale messaggio ci stia portando, equivalga a guardare il dito invece della luna.
I segnali del corpo sono come dei cartelli stradali di stop che ci invitano a mettere a fuoco e prestare attenzione ad una nostra necessità, ad un bisogno.
Cos’è la fame nervosa
Voglio soffermarmi sulla cosiddetta fame nervosa.
Già solo l’idea di definire la fame “nervosa”, e non chi la avverte sposta la responsabilità del nervosismo sulla fame e non sul soggetto che la prova.
Avere fame ed accorgersi dei segnali del corpo che la suggeriscono, permette di sfamare il corpo e mettere fine alla sua richiesta di cibo.
Il cibo ingerito potrebbe sì nutrire perché buono, energeticamente carico, sano e ricco di pricipi attivi. Ma se alla prima avvisaglia di fame ci si riempie di cibo ricco di grassi saturi, zuccheri, scarico energeticamente, poco sano, o addirittura di cibo spazzatura, si corre il rischio di alimentarsi anzichè nutrirsi.
La differenza è enorme! Basti pensare che si parla di nutrimento dell’anima e di alimentazione forzata per chi è in coma o non può mangiare.
A ciascuno la sua riflessione, ma credo che sia lampante che nutrirsi equivalga a salute e benessere.
Fame nervosa: i segnali che ci fanno capire che il corpo ha bisogno di carburante
Un elenco di questi segnali:
- rumori dello stomaco come crampi
- sensazione di acidità
- sbadigli più o meno ampi e frequenti
- attivazione della salivazione
- sensazione di un gusto leggermente dolce o salato
- difficoltà di concentrazione
Se ci si disabitua ad ascoltare il corpo, se lo si etichetta con giudizi negativi e gli si affibbiano degli epiteti poco lusinghieri: stomaco avido, ingordo, senza freni… può capitare che il dialogo diventi confuso e che si creino dei grandi fraintendimenti.
Lo stomaco non è nulla di tutto ciò. E’ purtroppo inascoltato nella matrice della sua richiesta. Allora potremmo agire meccanicamente ed introdurre cibo senza badare ad altro, oppure attivare l’osservatore e riconoscere che tipo di fame si stia provando e quale sensazione si celi dietro ad essa.
Fame nervosa: che cosa significa avere fame fisiologicamente
Avere fame significa aver esaurito del carburante. E me lo confermerà l’attività fisica o mentale che sto facendo da una certa quantità di tempo, oppure l’orario prossimo ai pasti principali. Da quanto tempo non introduco cibo?
Se non sussistono queste condizioni posso cercare che cosa mi stia spingendo a smettere di fare ciò che sto facendo per andare a riempire la sensazione di vuoto allo stomaco.
Fame nervosa: Uno specchio del nostro stato d’animo
La fame allora può farci da specchio per rilevare un nostro stato d’animo:
Può essere la NOIA.
La noia ed il poco interesse verso l’attività in corso possono indurre un senso di vuoto e fame. Qualche esempio: un lavoro monotono, una conversazione monocorde, una compagnia tediosa….
Può essere la TRISTEZZA.
Se la tristezza ci sta accompagnando e non riusciamo ad uscire da quel tipo di stato d’animo, la ricerca di cibo, soprattutto dolce potrebbe essere la spinta che ci fa avvertire la fame.
Possono essere le PICCOLE FRUSTRAZIONI.
Quando siamo soggetti a piccole frustrazioni, come arrabbiature o delusioni, spesso le compensiamo con il cibo o con le bevande. Allora ecco sorgere il desiderio di “qualcosa di buono” o di “qualcosa di forte” o “qualcosa di sfizioso”. E sembra “di non poter fare a meno di quel quadretto di cioccolata”, “di quel bicchiere di coca cola”, o di “quella fettina di salame con un bicchiere di rosso”…………….
Può essere la DIETA.
Se invece si sta seguendo una dieta si potrebbe avere fame per diversi motivi. E’ troppo restrittiva? E’ ben bilanciata? Potrebbero mancare dei principi nutritivi fondamentali? Stiamo assumendo un cibo energeticamente attivo?
Può essere una grande TENSIONE.
Masticare può diventare una forma di scarico in un periodo di grande tensione. Pensieri ricorrenti, rimuginii dei quali non si riesce a liberarsi, agiscono a cascata su tutto il nostro sistema psico-fisico. Magari ci si sveglia di notte e si riprende il filo del discorso interiore interrotto giusto per le due orette di sonno che ci si è concessi. Di giorno ci stiamo portando dietro snack da rodere, masticare, mordere senza i quali ci sembra di non poter vivere? Ecco un indizio di placa tensione da fame nervosa.
Il cibo vi auguro che sia sì una fonte di nutrimento , ma anche di piacere.
Il gioco è accorgersi da quale sensazione siamo spinti al cibo, per ritrovarci, e, se necessario ri-orientare le vele. E poi scegliere di nutrirsi strizzando l’occhio alla piacevolezza del gusto.
Nota importante
Nei miei articoli, e anche in questo, ovviamente NON parlo di malattie psico-fisiche legate al campo alimentare, per le quali c’è la necessità di rivolgersi a medici specializzati e magari contemporaneamente sostenere un percorso psicologico con un/a professionista del settore.
Fame nervosa: cosa posso fare per te
Posso aiutarti con questi approcci e servizi:
- Massaggi corpo/viso
- Colloqui di counseling
- Colloqui e preparazione miscele personalizzate di Fiori di Bach
- Consulenza e preparazione miscele di oli essenziali con l’Aromatologia Olistica
- Ascolto del corpo con liberi di muoversi