La rigidità
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L’Enciclopedia Treccani definisce il sonno come
….stato e periodo di riposo fisico-psichico dell’uomo e degli animali, caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà e accompagnato da sensibili modificazioni funzionali (diminuzione del metabolismo energetico, riduzione del tono muscolare, della frequenza del polso e del respiro, della pressione arteriosa, ecc.), di fondamentale importanza nel ristoro dell’organismo…”.
Perché è importante il sonno
Un buon sonno si definisce per antonomasia “ristoratore”, ossia capace di rigenerare corpo e mente. Infatti dormire crea i presupposti per una vita sana. Durante il sonno entra in gioco l’attività onirica, che tutti abbiamo, anche chi non ricorda i propri sogni, e che permette uno scambio tra conscio ed inconscio. Nelle ore in cui si dorme il corpo rimuove i prodotti di scarto metabolico che si accumulano nei periodi di attività. E ciò riguarda in particolare il cervello, che li elimina con un ritmo più accelerato durante il sonno che durante la veglia.
Di notte il cervello svolge una serie di azioni a nostra insaputa. Mentre dormiamo infatti vengono formati nuovi ricordi, consolidati quelli più vecchi e vengono collegati tra loro quelli più recenti e quelli passati. Mentre i ricordi dolorosi vengono allontanati.
L’area del cervello incaricata di ciò risiede nell’ippocampo, il quale è deputato alla creazione e al consolidamento della memoria. Di notte aumenta la creatività, poichè durante il riposo la testa riesce a compiere connessioni inusuali con risultati spesso sorprendenti.
Quante volte appena svegli ci si sorprende di intuizioni, si manifestano progetti, si sciolgono rancori.
Mentre si dorme inoltre, il cervello impara e ricorda come eseguire attività fisiche. Dormendo il corpo rallenta le sue funzioni fisiologiche: la temperatura si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna si stabilizza, i tessuti si rigenerano, l’organismo produce proteine ed ormoni che aiutano a riparare i tessuti. Un buon riposo mantiene la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca stabili, proteggendo così cuore e sistema circolatorio.
La mancanza di sonno è spesso associata ad ipertensione e diabete di tipo 2.
Tra i benefici del sonno c’è anche il miglioramento della funzione immunitaria. Durante il sonno infatti, il sistema immunitario produce le citochine, proteine che aiutano a combattere le infezioni e le infiammazioni. Alcuni studi hanno associato la scarsità di sonno a un maggiore rischio di aumento di peso. Infatti l’insonnia fa aumentare i livelli di grelina e diminuire i livelli di leptina. La grelina è un ormone che fa sentire di più la fame, mentre la leptina fa sentire il senso di sazietà.
Insomma tanti aspetti da valutare!
Cosa succede quando il sonno tarda a sopraggiungere
Ecco arrivare l’INSONNIA, ossia l’impossibilità di abbandonarsi al sonno. E se la rigidità rende prigionieri, come ho scritto nell’articolo del mese scorso, che cosa fa l’insonnia?
Rende OFFUSCATI.
Se si soffre di insonnia di notte si è svegli, reattivi, energici, si potrebbero addirittura svolgere attività di concetto e precisione. Di giorno invece, il corso del pensiero sembra andare a rallentatore, lacrimano gli occhi, comincia un concerto di sbadigli e basta il minimo stimolo per distogliere l’attenzione da ciò che si sta facendo. La testa è ovattata, lo sguardo assente e le palpebre sono pesanti. Guardare gli altri fa venire il mal di mare per quanto sembra che corrano avanti ed indietro frenetici.
Spesso si rientra in una dimensione di “semi-veglia”, e quando si viene distolti da quel torpore, sembra che il mondo attorno urli. Le orecchie diventano iper-sensibili ed i rumori della normalità sembrano fragorosi scoppi. Ciò che accompagna costantemente è un vago senso di confusione ed ottundimento, insomma si è offuscati.
Le caratteristiche di una persona che soffre di insonnia
- Stanchezza al limite dell’astenia
- Iirritabilità
- Sbalzi d’umore
- Rallentato nei movimenti
- Offuscatmento mentalmente
- Privazione di energie
- Alterazione nella capacità decisionale
- Perdite temporanee della memoria. Ad esempio “Che cosa dovevo fare? Ah dovevo archiviare io quel file…. Mumble mumble.. quale file?“
- Disinteressamento alle attività quotidiane
- Pallore
- Occhi gonfi
- Perdita d’interesse
- Fame nervosa o inappetenza
- Colorito spento
- …
Quante ne hai segnate? Spero nessuna!!!
Possiamo fare ulteriori considerazioni sull’insonnia, infatti chi soffre d’insonnia potrebbe più facilmente incappare in incidenti domestici a causa della disattenzione dovuta all’offuscamento.
L’insonne cronico potrebbe sfasare anche i cicli alimentari. Tendenzialmente la conseguenza primaria è quella di mangiare troppo frequentemente, per la presenza massiccia di grelina, come ho scritto precedentemente, col risultato di appesantire la digestione ed aumentare la massa grassa. Talvolta però, per un numero minore di insonni, l’offuscamento può far saltare a piè pari alcuni pasti fondamentali, col rischio di in debolire ulteriormente corpo e mente.
Il mondo attorno fatica a comprendere la serie di difficoltà in cui si trova l’insonne, che talvolta viene accusato di pigrizia, indolenza, disinteresse. Ed in parte, chi non soffre di insonnia ha ragione, ma si ferma all’osservazione della manifestazione di una problematica, e cioè alle conseguenze che subisce anche l’insonne stesso. Insomma l’insonnia logora anche chi gli sta vicino, non solo chi la vive direttamente.
Che tipo di insonnia hai?
Esistono due tipi di insonnia ed entrambi producono una “cattiva qualità” del sonno:
- Difficoltà di addormentamento
- Risveglio a più riprese durante la notte che interrompe la naturale alternanza delle fasi del sonno
L’hai provata? Ti riconosci? A quale gruppo appartieni?
Alcune cause dell’insonnia
L’insonnia può avere cause dette endogene, ossia interne al soggetto che la vive, oppure esogene, ossia esterne al soggetto che la vive.
Cause endogene:
- Stress lavorativo —> Durante i periodi particolarmente impegnativi sul lavoro, può accadere di non riuscire a scaricare la tensione accumulata, col rischio di alterazione del ritmo sonno-veglia. Infatti l’innalzamento del livello dell’ormone dello stress, che è il cortisolo, incide sia sull’addormentamento che sul mantenimento del sonno
- Menopausa —> Durante il periodo della menopausa avvengono complesse variazioni ormonali che possono incidere sul ritmo sonno-veglia. Inoltre le vampate di sudore e la conseguente sudorazione così intensa ed abbondante di notte svegliano il soggetto che le prova e ciò può compromettere la qualità del sonno e rendere frazionata la continuità del riposo notturno
- Gravidanza —> I cambiamenti fisico-ormonali della donna in gravidanza possono alterare il ritmo sonno-veglia. Nello specifico durante i primi mesi di gravidanza la maggior produzione di progesterone ed estrogeni possono causare stanchezza durante il giorno, con conseguente necessità di riposini pomeridiani, il che rende più difficile un buon e continuativo riposo notturno. Negli ultimi mesi della gravidanza il volume della pancia potrebbe essere la causa di un difficile sonno continuativo
- Alcuni tipi di malattie provocano un’alterazione del ciclo sonno-veglia —> ipertiroidismo, ipertensione, diabete di tipo 2, alterazioni metaboliche ….
Cause esogene:
- Alimentazione —> Esistono degli alimenti che non agevolano un buon ritmo sonno-veglia:
i fritti, che rendono complessa la fase digestiva
teina, caffeina ed alcolici, che potrebbero protrarre gli effetti eccitanti impedendo l’addormentamento
- Difficoltà a dormire con qualcuno –> la presenza, nel letto, di figli, animali domestici, un diverso o nuovo partner potrebbero rendere difficile un sonno continuativo
- Intensa attività fisica poco prima di andare a dormire —> l’attività fisica è eccellente se praticata distante dalle ora del sonno, altrimenti potrebbe avere un effetto risvegliante
- Turni di lavoro notturni –> al lavoro l’alternanza di turni diurni e notturni rende più difficile mantenere un buon ritmo sonno-veglia
- Stanza da letto troppo calda —> La temperatura ideale per dormire è di 16-18 °C. Potrebbe sembrare un po’ fredda, ma la nostra temperatura corporea scende la sera, come naturale processo di preparazione al sonno
La mia esperienza
Fin da bimba, si lamentano le mie fonti, sono stata una neonata poco dormigliona. E se la diceria comune è che i bimbi crescano dormendo, io ho dormito pochissimo durante la mia fanciullezza ed adolescenza, ma sono comunque diventata alta più di 1 metro e settanta.
Quando sono arrivata al periodo del liceo, intorno ai 16 anni, ho iniziato ad accorgermi che le ore di sonno andavano via via riducendosi sino a “godere” di 3-4 ore di sonno per notte. Ne approfittavo per leggere. Non mi sono preoccupata perché ero giovane ed inconsapevole che questo fosse un primo campanello d’allarme dell’insonnia.
Inoltre mi vergognavo di dichiararlo ai miei genitori che avevano iniziato a rimproverarmi una certa disattenzione, un’irritabilità esagerata, un pallore cadaverico ed un calo di interesse per le attività domestiche… Leggi “ma possibile che tu non faccia niente in casa? Non hai visto la lavapiatti da scaricare?“. Io mi giravo verso la lavapiatti e mi sembrava di vederla per la prima volta. Ero adolescente, con tutte le “adorabili” caratteristiche di questo passaggio di vita, non voglio farmi sconti, ma c’era di più e me ne sono accorta molto tempo dopo.
Finito il liceo è andata un pochino meglio, dormivo 5 ore per notte. Complice un’intensa vita notturna che accusavo di sfasare il mio ritmo sonno-veglia. Sono arrivata stanca, dimagrita, distratta ai 30 anni. La bomba è scoppiata dopo 5 notti e 5 giorni in cui non ho quasi chiuso occhio. Sono andata dal mio medico ed ho fatto gli accertamenti del caso.
Il mio ipertiroidismo era dormiente e visto che non sussistevano cause fisiologiche impedenti il sonno come la sindrome delle gambe senza riposo, la narcolessia, il disturbo comportamentale in sonno REM (Rem Behavior Disorder), il bruxismo …. il dottore mi ha prescritto del sonnifero.
Insomma, come succede a molti altri mi sono accorta che avevo problemi di insonnia quando ho avuto in mano la ricetta del medico.
IL MEDICO E’ L’UNICO DEPUTATO A PRESCRIVERE IL SONNIFERO E SPESSO NON SERVE PER RECUPERARE IL SONNO. BASTA ACCORGERSENE PRIMA RISPETTO A QUANTO HO FATTO IO!
Che cosa mi ha aiutata
- Ascoltare il parere del medico —> ed anche per finta, grazie al sonnifero, riconquistare un ritmo sonno-veglia adeguato al benessere
- Seguire un percorso di ricerca interiore—> in quegli anni Salvatore Brizzi mi ha insegnato l’importanza della creazione della figura “dell’osservatore esterno”. Ciò mi ha permesso di guardarmi da fuori, o almeno di provarci, ed accorgermi così dei miei comportamenti e soprattutto delle mie abitudini. Le abitudini sono una vera e propria gabbia che crediamo di agire e che invece ci agiscono. Senza nutrire la fantasia di dover diventare una dormigliona mi sono accorta della causa della mia insonnia: la strategia della TENSIONE e DEL CONTROLLO che mettevo in atto nel corpo e nello spirito
- Scegliere anche rimedi alternativi —> rispettare il ritmo sole/luna che scandisce il ritmo veglia/sonno. Scegliere discipline come lo yoga e l’antiginnastica per rallentare il mio ritmo accostandole comunque alla pratica della corsa. Assumere i Fiori di Bach specifici per la mia tensione emotiva. Godere del beneficio dell’Hammam. Scoprire la potenza rilassante dei massaggi mio-fasciali che sono distensivi, detensionanti ed alleggerenti anche a livello emozionale, non solo alivello muscolo-fasciale. Ricevere trattamenti di riflessologia plantare con oli essenziali specifici
La tensione iniziava a sciogliersi. Me ne accorgevo anche dalla postura più morbida e flessuosa. Finalmente i primi sbadigli di sera e non più soltanto di giorno. Avevo scoperto che il controllo è illusorio perché per quanto ci si sforzi di eseguirlo nella maniera più performante possibile, resta un compito da svolgere e non una qualità intrinseca. Ed in realtà è il controllo che controlla noi e non viceversa.
Che cosa posso fare per aiutarti a rilassarti e poter dormire
- Consulenza e preparazione Fiori di Bach – Aromaterapia Olistica
- Massaggio BB-Touch
- Massaggio Piedi Rilassante
- Riflessologia Plantare e Facciale
- Massaggio Viso coi pennelli
- Sessioni di Liberi di Muoversi
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Immagine “Sweet Repose” di Valentine Cameron Prinsep, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons