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L’automassaggio aiuta a vivere un’esperienza diversa dal solito perché permette di essere simultaneamente sia riceventi che operatori. Ci si può ascoltare per accorgersi di come si sta e poi effettuare un auto-trattamento per sostenere, coccolare, stimolare e migliorare alcuni aspetti estetici del proprio corpo.
Se si è tesi, stressati, arrabbiati, dolenti, impauriti, timorosi il corpo lo sente, lo subisce, lo manifesta, a volte lo urla. Spesso si crede che il corpo sia staccato dal resto e che si tenda, si contragga e faccia male esclusivamente per cause organiche o per la fatica fisica. Ma se si guarda con un occhio più attento ci si può accorgere di essere un unicum, un insieme di corpo, mente spirito ed anima che dialogano e si influenzano vicendevolmente.
Sperimentare l’automassaggio vuol dire prendere confidenza con la propria abilità nel sentire il proprio corpo sotto le mani, con la propria mente che si spegne mentre gode dei benefici del massaggio, e con lo spirito che sente l’unione di corpo e mente rigenerati da un contatto d’amore.
Se ci amiamo noi per primi sarà facile amarci anche per il resto del mondo.
Come procedere per un automassaggio completo:
Non occorre necessariamente essere esperti nell’arte del massaggio e/o conoscere molteplici e differenti tecniche per potersi auto-praticare una buona manipolazione.
Solitamente si parte dal basso per finire alla testa.
In posizione seduta si arriva comodamente a trattare piede, caviglia, ginocchio e coscia. È possibile massaggiare glutei e addome sia nella posizione eretta che in quella sul fianco. In posizione eretta o seduta si può procedere col trattamento del plesso solare e della bassa schiena, per poi arrivare a manipolare spalle, collo, viso e testa.
Ogni porzione di corpo può essere trattata in maniera a sé stante. Se non si vuole o non si ha tempo di praticarsi un automassaggio completo si può optare per un automassaggio delle zone più dolenti, o di quelle delle quali si voglia migliorare l’aspetto estetico, o semplicemente di quelle che si ha voglia di coccolare.
Io spesso suggerisco di optare per un automassaggio ai piedi e al viso, perché sono le nostre estremità e hanno moltissimi punti o zone riflesse che ne traggono vantaggio. E anche per chi non conoscesse tecniche specifiche di massaggio basta un tocco amorevole per riattivare e apportare numerosi benefici. Si pensi alla carezza data a un bambino o a un animale: non c’è una tecnica specifica, basta farlo con amore.
I benefici dell’automassaggio al viso
- Aiuta l’assorbimento dei prodotti applicati
- Attiva le zone riflesse
- Tonifica la muscolatura del viso
- Rallenta la formazione delle rughe
- Stimola la produzione di elastina e collagene
- Sgonfia e attenua borse e occhiaie
- Allevia le tensioni apportando rilassamento generale
I benefici dell’automassaggio ai piedi
- Attiva le zone riflesse
- Migliora la circolazione sanguigna e linfatica
- Stimola le articolazioni del piede
- Allevia dolenzie, tensioni e gonfiori
- Riduce il mal di testa
- Migliora la digestione
- Riduce l’ansia
Le mie pratiche di automassaggio:
Viso
Al mattino e alla sera dedico attenzione al mio viso. Se sono truccata procedo con la rimozione del trucco, quindi detergo e asciugo il volto, tamponando – e non strofinando – la pelle con l’asciugamano. Quindi mi inumidisco le mani, metto qualche goccia di olio di jojoba sul palmo della mano e lo scaldo sfregando le mani energicamente, poi apro le mani e le premo sul viso per rilasciare il prodotto. Ora sono pronta per effettuare il massaggio.
La prima zona che massaggio è quella dei linfonodi che si trovano sotto le orecchie, per eliminare liquidi e tossine. Con la punta delle dita eseguo dei cerchi verso il basso che partono dall’orecchio e vanno verso i lati del collo, fermandomi poco sopra la clavicola. Poi massaggio bene il collo con andamento a scendere. A seguire con movimenti lenti e fluidi mi muovo dalla zona centrale del viso, mento e naso, spostandomi verso l’esterno a coprire guance, tempie e fronte.
Quindi per un effetto anti-age procedo con movimenti di sollevamento verso l’alto lungo le guance e la mascella per aiutare a tonificare i muscoli e migliorare la definizione delle linee del viso. Talvolta uso il gua-sha o il rullo di giada o di quarzo rosa, che aiutano a effettuare un lavoro più profondo. Infatti a una maggiore pressione dello strumento corrisponde un drenaggio dei liquidi più efficace e una riattivazione della microcircolazione più intensa.
Due trucchetti per migliorare l’aspetto del volto
Per prevenire e attenuare le rughe intorno alla bocca si possono afferrare le labbra con pollice ed indice, schiacciarle e spingerle verso l’esterno. Così si rinforza il muscolo orbicolare.
Se invece si vogliono migliorare le rughe naso-labiali e sgonfiare la zona sotto gli occhi si possono puntare le dita sulla punta del naso per farle scorrere verso l’esterno andando verso le tempie con una leggera e delicata pressione. Il drenaggio dei liquidi sarà visibile.
Ottimo al mattino per risvegliare lo sguardo e ridurre borse ed occhiaie grazie alla stimolazione della circolazione. Io arricchisco l’olio di jojoba con olio essenziale di lavanda e incenso per rendere ancora più efficace l’automassaggio.
Piedi
Ogni sera, prima di andare a dormire, mi piace concedere una coccola ai miei piedi. Una volta alla settimana faccio uno scrub per togliere le cellule morte e consentire ai prodotti da massaggio di penetrare meglio. Uso burro di karitè o olio di cocco. Dapprima cospargo il piede di burro o olio ed inizio a massaggiare la pianta del piede. Utilizzo le dita, il palmo della mano, il tenar, l’ipotenar eseguendo movimenti circolari, pressioni sfioramenti, concentrandomi su punti tesi o doloranti.
Dopo la pianta del piede passo a trattare le dita dei piedi. Lavoro ogni dito delicatamente con movimenti rotatori, piccoli stiramenti e massaggi circolari alla base delle articolazioni. Quindi passo alla caviglia e con entrambe le mani faccio piccoli movimenti circolari per allentare la tensione a livello dell’articolazione.
Due trucchetti per alleviare le tensioni dei piedi
Quando sento i piedi particolarmente duri e dolenti prendo una pallina da tennis e la metto sotto la pianta del piede, prima uno e poi l’altro, e procedo con movimenti lenti e progressivi nel senso della lunghezza. Quindi passo a movimenti rotatori su tutta la pianta di entrambi i piedi inistendo sulle zone che sento maggiormente dure e/o sofferenti. Questa tecnica restituisce immediatamente rilassatezza a tutta la pianta del piede e maggior mobilità alla caviglia.
Il secondo breve movimento che faccio è l’allungamento del polpaccio. La tensione del piede infatti può essere determinata anche da una contrazione del gastrocnemio. Non appena si sente il rilassamento del polpaccio ci si accorge che anche la pianta del piede ne beneficia.
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